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CNR- EFOR: Energia da FOnti Rinnovabili

Il Progetto EFOR coordinato dal Dipartimento CNR di Materiali e Dispositivi (DMD) in sinergia col Dipartimento Progettazione Molecolare (DPM) si occupa di tecnologie per il fotovoltaico di prossima generazione e tecnologie per la bio produzione di Idrogeno attraverso processi economicamente e ambientalmente più convenienti .
In particolare, Il progetto  si articola in due Workpackages (WP) distinti:

WP1:  FotovoltaiCo OrgAnico/IBrido dI Terza GeneRazione (CABIR)
Il Progetto CABIR mira alla fabbricazione di sistemi innovativi per la conversione diretta di energia solare. Le attività saranno focalizzate su dispositivi fotovoltaici ibridi di terza generazione, ovvero le celle solari fotosensibilizzate o DSSC. Questi dispositivi costituiscono una tecnologia a basso costo e ridotto impatto ambientale per lo sfruttamento di energia solare rinnovabile mediante l’utilizzo di materiali eco-compatibili ibridi organici/inorganici. Obiettivo principale del progetto è la fabbricazione di una classe di celle solari/pannelli fotovoltaici con prezzi inferiori a 1€/Wp,  efficienze di conversione superiori al 7% e tempi di vita superiori ai venti anni. Il raggiungimento di tali target permetterebbe la definitiva diffusione della tecnologia fotovoltaica, oggi sostenibile solo grazie agli incentivi governativi.
Le celle DSSC costituiscono una tecnologia innovativa potenzialmente in grado di rivoluzionare il mercato dei pannelli fotovoltaici basato su celle al silicio. Differentemente da quest’ultime,  richiedenti tecniche di produzione complesse e costose  quali l’utilizzo di forni ad alte temperature e camere di ultra vuoto, la fabbricazione delle celle DSSC richiede infatti tecnologie e materiali  di basso costo e facile reperibilità. Pannelli fotovoltaici basati su tecnologia DSSC hanno caratteristiche peculiari in termini di semitrasparenza, spessore estremamente contenuto,  modulazione del colore e una limitata dipendenza dall’angolo di incidenza della luce. Queste peculiarità consentono una agevole ed efficiente integrazione dei pannelli in pareti verticali di edifici, nonché l’utilizzo in ambienti chiusi caratterizzati dalla presenza di luce diffusa.  Tali caratteristiche, da una parte candidano le DSSC quali dirette concorrenti dei pannelli al silicio nei mercati tradizionali, dall’altra  aprono nuove opportunità di mercati e applicazioni.

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